SCADENZA PRESENTAZIONE DOMANDE
La manifestazione di interesse dell’Ente Locale deve essere presentata entro il 13 settembre 2025.
BENEFICIARI
Hanno facoltà di presentare le proposte di intervento gli Enti locali della Regione Toscana che siano stati colpiti da eventi alluvionali individuati negli atti normativi specificati nel bando, oppure che siano inclusi nell’elenco aggiornato dei Comuni ad alta tensione abitativa.
ATTIVITA’ AMMISSIBILI
Le proposte devono riguardare interventi di rinaturalizzazione dei suoli degradati o in via di degrado in ambito urbano e periurbano attraverso il ripristino della naturalità del suolo e l’incremento degli spazi verdi che favoriscano la riattivazione dei servizi ecosistemici annullati dalle azioni di impermeabilizzazione, compattazione, erosione e deterioramento al fine di arrestare il consumo del suolo e di mitigare gli effetti del fenomeno ‘isola di calore urbano’.
Le tipologie di opere di rinaturalizzazione dei suoli ammesse sono quelle attinenti ai lavori di ingegneria naturalistica come: lavorazioni primarie di de-impermeabilizzazione di superfici artificiali o di suoli compattati che prevedono il ripristino della struttura e della funzionalità ecologica del suolo esistente, mediante asportazione di materiale di copertura ordinario; lavorazioni secondarie integrative (subordinate alle lavorazioni primarie) di demolizione di piccoli manufatti edilizi, di piazzali, di strade presenti nell’area di intervento di rinaturalizzazione; lavorazioni del terreno; lavorazioni di integrazione del suolo; lavorazioni di arricchimento del suolo; piantumazioni di vegetazione arborea e arbustiva di arredo; impianto irriguo in sub-irrigazione; sistemi di recupero delle acque meteoriche; formazione di settori di coltivazione ortaggi quali orti pubblici, orti laboratorio, orti botanici, coltivazioni sperimentali; opere accessorie per l’arredo e per la sicurezza dell’area a verde, nel limite del 10% dell’importo dei lavori (panchine, fontane, gazebo, recinzioni, sentieristica con materiali drenanti, piccole opere in pietra a secco, ecc.).
Nel limite del 10% dell’importo del contributo richiesto sono ammissibili anche le spese per acquisizione delle aree tramite espropriazione.
AGEVOLAZIONI
Il contributo è concesso a fondo perduto in conto capitale per spese di investimento, fino a un massimo del 100% delle spese ammissibili per ciascuna proposta di intervento ammessa a finanziamento.
L’assegnazione del contributo sarà subordinata all’impegno formale da parte del/dei Comune/i territorialmente competente/i a introdurre il vincolo di “area verde inedificabile” sulle aree oggetto dell’intervento. Tale modifica dovrà essere recepita negli strumenti urbanistici comunali, in conformità alla normativa urbanistica regionale vigente prima dell’erogazione del saldo del contributo pena la revoca dello stesso.