È stato pubblicato in Gazzetta ufficiale il Decreto del 10 febbraio 2022 del MISE che prevede l’istituzione di un fondo per la concessione di agevolazioni finalizzate a favorire programmi di investimento da parte delle PMI italiane. Al momento non è ancora nota la data a partire dalla quale sarà possibile presentare le richieste e per la quale sarà necessario attendere un successivo decreto ministeriale. Tuttavia, sono state già individuate ed annunciate tutte le caratteristiche delle agevolazioni.

Gli interventi proponibili dovranno essere in linea con i principi di tutela ambientale e dovranno possedere un elevato contenuto tecnologico, orientando transizione  dell’impresa  verso  l’economia circolare ed il miglioramento della sostenibilità energetica.

Per beneficiare delle agevolazioni, le imprese dovranno essere regolarmente costituite, iscritte e «attive» nel registro delle imprese e disporre di almeno due bilanci approvati e depositati (nel caso di imprese individuali  e società di persone, almeno due dichiarazioni dei redditi).

I programmi di investimento devono essere finalizzati allo svolgimento  delle  attività  manifatturiere e di servizi alle imprese e dovranno prevedere:

a) l’utilizzo delle tecnologie abilitanti al piano Transizione 4.0 (l’ammontare delle spese riconducibili alle predette tecnologie deve risultare preponderante rispetto al totale dei costi ammissibili del programma);

b) essere diretti all’ampliamento della   capacità, alla diversificazione della produzione funzionale, a ottenere prodotti mai fabbricati in precedenza o al cambiamento fondamentale del processo di produzione di un’unità  produttiva   esistente   ovvero   alla realizzazione di una nuova  unità  produttiva;

c) essere realizzati presso un’unità produttiva localizzata nel territorio nazionale e nella disponibilità dell’impresa alla data di presentazione della domanda di agevolazione (fatta eccezione  per  i programmi diretti alla realizzazione di una nuova unità  produttiva;

d) rispettare  le  seguenti  soglie  di  importo   delle   spese ammissibili:

d1) Regioni del Sud: nel caso di programmi di investimento con spese  ammissibili  non  inferiori  complessivamente  a  euro 500.000,00 e non superiori a  euro  3.000.000,00 e, comunque, all’80% del  fatturato dell’ultimo bilancio approvato e depositato

d2) Regioni del Centro Nord: spese   ammissibili non inferiori complessivamente a euro 1.000.000,00 e non superiori a euro  3.000.000,00  e, comunque, all’80%del fatturato dell’ultimo bilancio approvato e depositato.

L’agevolazione potrà essere richiesta per le spese  strettamente funzionali alla realizzazione dei programmi di  investimento  ed inerenti l’acquisto di nuove immobilizzazioni materiali e immateriali:

a) macchinari, impianti e attrezzature;

b) opere murarie, nei limiti del 40% del totale dei costi ammissibili;

c) programmi informatici e licenze correlati all’utilizzo dei beni materiali di cui alla lettera a);

d) acquisizione di certificazioni ambientali;

L’agevolazione sarà concessa nella forma  del contributo in conto impianti, a copertura di una percentuale nominale massima  delle  spese  ammissibili  determinata   in   funzione   del territorio di  realizzazione  dell’investimento  e  della  dimensione delle imprese beneficiarie. In particolare:

a) per i programmi di investimento da realizzare nel Regioni del Sud, il contributo massimo à pari al 50/60% delle spese ammissibili per le imprese di micro e piccola dimensione e al 50% per le imprese di media dimensione;

b) per i programmi di  investimento  nelle Regioni del Centro Nord, il contributo massimo è pari al 35% per le imprese di micro e piccola dimensione e  al  25% delle spese ammissibili per le imprese di media dimensione.